Indennità COvid 2.400 €: domande entro 31 maggio 2021

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VOGLIAMO PARITA’ DI TRATTAMENTO PER I SOMMINISTRATI DELLA SANITA’ LOMBARDA

 

I lavoratori somministrati che operano nell’ambito delle ASST, ATS, IRCSS e ASP regionali, corrono gli stessi rischi di contagio da Covid e profondono lo stesso impegno dei colleghi assunti direttamente dalle strutture, dimostrando professionalità e capacità indiscusse. Il tutto, senza certezze nel futuro.

FELSA CISL, NIDIL CGIL e UILTEMP, unendosi alla battaglia sindacale dei colleghi della Funzione Pubblica

CHIEDONO A REGIONE LOMBARDIA

L’apertura di un confronto immediato, affinché le specifiche indennità , le maggiorazioni per la produttività e le altre risorse economiche rivendicate per i dipendenti delle strutture, siano estese anche ai  LAVORATORI SOMMINISTRATI del comparto.

 

Buono Libri Ebitemp 2018/2019: hai già presentato la tua richiesta?

Fino a 150 € per ogni figlio a carico, se hai lavorato almeno due mesi.


Ebitemp eroga, a tutti i lavoratori somministrati che presentano richiesta, un contributo pari a 150€ per ogni figlio fiscalmente a carico iscritto ad una scuola primaria o seondaria (il contributo è ridotto della metà se il figlio è a carico al 50%).

Il requisito richiesto è semplicemente quello di aver lavorato con contratti in somministrazione per almeno 60 giorni nel periodo compreso tra il 1 settembre 2018 e il 30 giugno 2019.

Come fare? Facilissimo: porta la documentazione presso uno dei nostri sportelli abilitati, sapremo assisterti nell’invio della domanda.

Ecco l’elenco dei documenti necessari:

  • Carta di identità e codice fiscale;
  • Contratto di somministrazione e tutte le eventuali proroghe;
  • Ultima busta paga;
  • Codice fiscale dei figli per cui si fa la richiesta;
  • Certificato di iscrizione rilasciato dalla scuola.

Se hai diffioltà a recuperare il certificato di iscrizione dalla segreteria didattica non preoccuparti. Ti forniremo un modulo per l’autocertificazione, ricorda quindi di avere con te tutti i dati relativi alla scuola frequentata (nome dell’istituto, sezione, indirizzo ecc…).

Se non hai ancora presentato la domanda per l’anno scolastico 2018-2019, affrettati! Rivolgiti presso uno sportello FeLSA CISL (ci trovi qui in Lombardia): hai tempo fino al 31 agosto!

LAVORATORI SOMMINISTRATI E ATIPICI, AUMENTANO GLI ISCRITTI ALLA FELSA CISL LOMBARDIA (+2,5%)

CHIUSO IL 2018 CON 7.465 TESSERATI. RILEVANTE IL TURNOVER: QUASI IL 60% SONO NUOVI ISCRITTI. IL 50% DEGLI ASSOCIATI SONO UNDER40

Milano, 5.4.2019.

Felsa Cisl Lombardia, categoria della Cisl che rappresenta i lavoratori somministrati, atipici e autonomi, chiude il proprio tesseramento regionale 2018 con 7.465 iscritti, in aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Il dato di maggiore rilevanza consiste nel turn over, ovvero quasi il 60% sono nuovi iscritti, cioè persone che per la prima volta hanno deciso di aderire alla Felsa Cisl avendo un contratto di lavoro atipico, no standard. Inoltre il 50% degli associati ha meno di 40 anni.

Questi due dati – commenta il segretario generale Felsa Cisl Lombardia, Daniel Zandaconfermano che il sindacato non è per nulla morto, ma anzi è vivo e gode anche di buona salute. Rigenerare ogni anno più della metà della propria base associativa è un compito difficile ma allo stesso tempo entusiasmante. Tra l’altro, è significativo che i nostri associati siano lavoratori temporanei che, nonostante abbiano un contratto non stabile, decidono di aderire al sindacato”. “Sfatiamo dunque il tabù – prosegue Zanda – che il sindacato non rappresenta o non è attrattivo per i giovani, perché dove vengono date risposte pertinenti con i bisogni della gente, anche i giovani aderiscono”.

La stessa dirigenza della Felsa Cisl Lombardia ha mediamente meno di 40 anni: si tratta quindi di giovani che rappresentano i giovani. “Abbiamo ancora tanta strada da fare – conclude Zanda – perché il bisogno di tutela e rappresentanza è ancora elevato tra i lavoratori atipici. Ci prendiamo queste soddisfazioni consapevoli che il valore aggiunto che generiamo è un bene per tutta la Cisl e non solo per la nostra federazione”.

Più tutele per 200mila lavoratori somministrati lombardi col nuovo contratto nazionale

Nelle prossime settimane le assemblee nei luoghi di lavoro

Sono quasi 200.000 i lavoratori lombardi somministrati interessati dal recente rinnovo del contratto collettivo nazionale, siglato il 21 dicembre da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp con Assolavoro. Sono lavoratori impiegati in quasi tutti i settori merceologici: dall’industria metalmeccanica al terziario, dall’agroalimentare al settore chimico, in tutta la pubblica amministrazione e in particolare nel comparto sanitario.

“L’intesa firmata rafforza le tutele dei lavoratori somministrati e introduce importanti novità, a partire dagli strumenti di politica attiva – sottolinea Daniel Zanda, segretario generale Felsa Cisl Lombardia -. Nelle prossime settimane saremo impegnati nelle assemblee, per spiegare ai lavoratori somministrati il loro nuovo contratto e le tutele che come Felsa Cisl abbiamo contribuito a costruire attraverso la contrattazione”.

PIU’ SOSTEGNI E TUTELE COL NUOVO CONTRATTO 

Il rinnovo del contratto collettivo rafforza le politiche attive, prevedendo una vera e propria presa in carico per i lavoratori che terminano un contratto di somministrazione di soli 110 giorni. E sempre a questa platea di lavoratori viene previsto un sostegno al reddito di 1000 euro una tantum, ad integrazione della indennità di disoccupazione. Inoltre si introduce un sostegno al reddito aggiuntivo di 780 euro per coloro che hanno lavorato solo 90 giornate negli ultimi 12 mesi.

RAFFORZATO E INCENTIVATO IL TEMPO INDETERMINATO

Viene rafforzato e incentivato il tempo indeterminato, come soluzione virtuosa contro il “rischio turn-over” prodotto dal decreto dignità, che nei fatti pone il limite di durata del contratto a tempo determinato (anche in somministrazione) a 12 mesi.

“L’assunzione a tempo indeterminato presso l’agenzia di lavoro somministrato – spiega Zanda – può avere il duplice scopo di dare continuità occupazionale al lavoratore nel contingente e non precludere possibilità di stabilizzazione diretta da parte dell’azienda stessa in un prossimo futuro”.

Infine il nuovo contratto rafforza la contrattazione di secondo livello e il welfare bilaterale di settore, aumentando le platee di accesso, con particolare attenzione alla mobilità territoriale.